Le cause sono complesse e in gran parte conseguenza della sempre maggiore specificità dei principi attivi. Al fine di un corretto rispetto dell’equilibrio ecologico, i principi attivi immessi sul mercato negli ultimi decenni sono caratterizzati da un’elevata specificità d’azione, spesso da un punto di vista metabolico definibile come azione “monosito”, che a fronte di una maggiore precisione del target microbico ha come conseguenza quella di favorire una più rapida comparsa di ceppi resistenti.
Se la strada per l’immissione nel mercato degli agrofarmaci sembra definita, sembra quindi anche molto probabile l’aggravarsi nel futuro di fenomeni di resistenza da parte dei funghi parassiti delle piante d’interesse agrario.
Infatti, all’introduzione sul mercato di principi attivi con nuovi meccanismi d’azione (introduzione sempre più difficile sulla base dei criteri imposti nell’UE nei confronti della registrazione degli agrofarmaci) fa seguito inevitabilmente la comparsa di forme di resistenza da parte dei parassiti fungini nell’arco di tempi piuttosto contenuti.